Rimozione tatuaggi

Rimuovere un tatuaggio: ma è possibile?

Rimozione dei tatuaggi Laser comporta generalmente due strategie di intervento:

  • Rimuovere completamente ogni traccia di pigmento;
  • Schiarire quanto possibile per correggere e migliorare la zona con un altro tatuaggio.

I tempi di rimozione e il numero di sedute variano prima di tutto in base alle strategie sopra descritte. La visita consente di stabilire il percorso terapeutico più appropriato in base alle caratteristiche individuali del soggetto e del tatuaggio.

RIMOZIONE TATUAGGI: COME AVVIENE LA PROCEDURA DI RIMOZIONE?
La rimozione dei tatuaggi avviene con tecniche laser che prevedono l’utilizzo di lunghezze d’onda dedicate al tipo di pigmento da rimuovere e con un tempo di emanazione dell’impulso luminoso molto breve dell’ordine dei nano/picosecondi-secondi. Tali impulsi distruggono le cellule entro le quali sono accumulati i granuli di pigmento, spezzandoli in frammenti (da 10 a 100) più piccoli. Nel corso delle settimane successive, verranno smaltiti dal sistema immunitario e in particolare da cellule “spazzine” come i macrofagi, deputate alla rimozione di tutto ciò che è estraneo al nostro organismo.

La rimozione del tatuaggio è un processo strettamente legato al nostro sistema immunitario e non esiste tecnica al mondo, in questo momento e molto probabilmente anche in futuro, che prescinda da questa condizione. La particolarità del laser è quella di provocare un danno termico-controllato utile a rompere le vescicole di pigmento senza danneggiare i tessuti. Questo è un dettaglio di importanza fondamentale che consente di evitare disagi e convalescenze lunghe e dolorose a causa di altre tecniche troppo aggressive.

Questa pagina ha solo uno scopo divulgativo e non può sostituire la visita e il colloquio informativo che ne deriva: leggi le avvertenze