FAQ onicomicosi

Sono infezioni causate da funghi o muffe che hanno in comune il fatto di attaccare la pelle nei suoi punti più deboli, approfittando di piccole fessure presenti tra cute e unghie. Pur diffusamente presenti nell’ambiente che ci circonda, solo una piccola percentuale dei contatti porta allo sviluppo dell’infezione, agevolati da fattori esterni al nostro organismo (la carica fungina, la sua virulenza, l’ambiente caldo e umido), e fattori intrinseci (ridotta velocità di crescita ungueale, traumatismo, alcune patologie sistemiche come l’insufficienza del sistema immunologico, il diabete e l’insufficienza vascolare/circolatoria che ne deriva). Possono verificarsi nel caso di leggeri graffi o quando la pelle si ammorbidisce dopo una prolungata sudorazione (piede d’atleta) specialmente in ambienti caldo umidi, come le piscine o le palestre.
  • Considerare l’importanza di una valutazione qualificata rimane sempre una delle priorità più importanti! Le infezioni fungine alle unghie sono estremamente complicate ed è necessario molto tempo e attenzione per curarle completamente in quanto i rischi di recidiva sono molto elevati.
  • Prevenire il propagarsi dell’infezione significa prima di tutto indossare scarpe, sandali o ciabatte quando ci si trova in aree pubbliche umide (piscine o palestre), mantenere le unghie dei piedi sempre accuratamente tagliate e pulite e assicurarsi di asciugare sempre BENE i piedi dopo la doccia. In questi casi è importante tenere presente che, oltre al rischio di una sovra infezione, vi è la possibilità concreta di contaminare il luogo dove vi trovate.
  • L’applicazione del talco può contribuire a mantenere asciutto il piede a patto che si utilizzi talco che non contenga amidi, quindi sostanze di cui il fungo si potrebbe nutrire.
  • Non condividere con i membri della famiglia il tagliaunghie o altri strumenti usati per manicure e pedicure, oppure disinfettarli accuratamente mettendoli a bagno con acqua e ipoclorito di sodio per 20 minuti, avendo cura alla fine di risciacquarli con acqua (2ml di candeggina commerciale al 5% in 1lt di acqua da preparare sempre al momento, adeguando le dovute proporzioni in base al recipiente che vi serve e al materiale che dovete disinfettare).
  • Evitare di applicare smalti o prodotti artificiali sulle unghie, potenzialmente in grado di intrappolare l’umidità e creare un ambiente favorevole allo sviluppo e alla crescita dei funghi, oltre al fatto più ovvio di non tenere adeguatamente sotto controllo il probabile peggioramento dell’infezione.
  • Mantenere il piede all’aria aperta il più possibile. I calzini e le scarpe umide favoriscono la proliferazione dei funghi. Cercare di indossare i sandali quando la situazione lo consente è la maniera migliore per impedire il propagarsi dell’infezione. Diversamente, indossare preferibilmente calzature “traspiranti” e comode in modo che le dita non rimangano troppo aderenti tra di loro, aumentando le probabilità di trasferire l’infezione da un’unghia all’altra.
  • Cambiare le calze tutti i giorni ed usarle in puro cotone (o eventualmente in lana) tralasciando le fibre sintetiche. Per il loro lavaggio utilizzare additivi disinfettanti oppure alte temperature (90°C).
  • Non scambiare le calzature con altri componenti del nucleo familiare e lavare le scarpe da ginnastica con additivi disinfettanti o con alte temperature (90°C) soprattutto quando si iniziano i trattamenti contro l’infezione.
  • Indossare le mutande, slip o boxer, solo dopo aver indossato i calzini, evitando in tal modo di propagare l’infezione nella zona inguinale.
  • Effettuare pediluvi giornalieri con acqua calda e aceto per 20/30 minuti e rimuovere (se si è in grado di farlo da soli) l’unghia in eccesso. Per quei casi in cui il fungo è molto radicato ed è riuscito a sollevare l’unghia dalla sua base è necessario rimuovere la parte in eccesso usando sempre un tagliaunghie o delle forbici pulite. Se provate dolore vale la pena recarsi dal podologo/estetista di fiducia per consentire una rimozione precisa dell’unghia e una sua ricrescita sana e uniforme.
    È vivamente consigliato inoltre che i pazienti diabetici si rivolgano comunque a personale qualificato per la cura dei loro piedi in quanto il rischio di una sovra infezione batterica, a causa di piccole lesioni durante la manipolazione del piede, può produrre danni molto seri e difficili da guarire a causa della insufficienza vascolare/circolatoria che il diabete può provocare.
L’utilizzo dei farmaci antimicotici prevede cicli di terapia che possono protrarsi per diversi mesi. Nel caso delle terapie per uso topico (locali sul punto di infezione), esse rappresentano un impegno, a volte snervante, che i pazienti devono seguire nell’applicare il prodotto, mattina e sera, sull’unghia interessata sino alla completa scomparsa dei segni/sintomi. Riguardo le terapie sistemiche, solitamente assunte per bocca, rappresentano una sorta di terapia antibiotica riservata ai funghi e devono essere protratte, similmente alle prime, anche per diversi mesi. Al di là del sovraccarico epatico che ne deriva, dovuto al metabolismo del farmaco, in entrambe i casi è molto difficile che il principio attivo riesca ad agire proprio nel punto dove l’infezione sta lavorando. A volte l’insufficienza circolatoria da un lato e l’unghia dall’altro, impediscono a queste due tecniche terapeutiche di svolgere la loro funzione, prolungando moltissimo i tempi di guarigione e causando una falsa percezione di miglioramento. Capita spesso infatti che la terapia venga sospesa prima della completa eradicazione del fungo, in quanto la situazione sembra essere tornata alla normalità. Purtroppo però, a distanza di qualche mese si ripropone nuovamente il problema, sconfortando in tal modo anche il più paziente dei pazienti. Diversamente, le tecniche Laser producono un danno termico controllato alla base dell’unghia dove la flora micotica vive e si riproduce, consentendone la distruzione totale. Per fare questo in ogni caso è indispensabile trattare la stessa zona con un numero di sedute che può variare dalle 3/4 alle 7 e più sedute in base alla gravità dell’infezione. Ogni seduta andrà ripetuta una volta al mese al fine di consentire un monitoraggio costante del decorso post trattamenti e la crescita dell’unghia sana. Al termine del ciclo di sedute verranno comunque effettuati i controlli del caso a cicli bimensili, senza che ciò comporti ulteriore aggravio economico da parte del paziente. È importante che il candidato ai trattamenti comprenda l’assoluta importanza nel seguire tutti i consigli e le indicazioni pratiche presenti del consenso informato consegnato durante il primo colloquio informativo, al fine di velocizzare i tempi di guarigione e impedire che l’infezione si propaghi in altre zone del corpo.
Pur non confermati da sufficienti dati e verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico, l’utilizzo degli oli essenziali nelle infezioni micotiche delle unghie riscontrano particolare interesse e trovano in molti cultori della terapia fai da te, soprattutto con metodi naturali, ferventi testimonial della loro efficacia. Effettivamente in rete non si risparmiano le numerose testimonianze comprovanti l’utilizzo di tali sistemi, facendo risalire tali metodiche addirittura all’alba dei tempi. DermalAid non disapprova l’utilizzo degli oli essenziali come coadiuvante ad una cura e ad una gestione programmata dell’infezione, la quale deve essere monitorata nel corso dei mesi per valutarne l’evoluzione. In questo specifico caso, il Vick’s VapoRub(TM) * va applicato sempre durante il decorso dell’infezione su tutto il piede, preferibilmente due volte al giorno: la sera, assieme a dei calzini di cotone per mantenere l’unguento sulla pelle e sull’unghia senza strofinarlo nelle lenzuola, e possibilmente anche la mattina. *(Unguento cutaneo con i seguenti principi attivi: Canfora 5,00 %; Olio essenziale di Trementina 5,00 %; Mentolo 2,75 %; Olio essenziale di Eucalipto 1,50 % e i seguenti eccipienti: Timolo, olio essenziale di legno di cedro, vaselina bianca)
La ricostruzione unghie è una pratica estetica che in caso di micosi tende a formare un ulteriore barriera alla traspirabilità dell’unghia infetta, velocizzando la propagazione della micosi e impedendo di valutarne il decorso. In aggiunta a questo, il trattamento laser può effettuarsi solo quando l’unghia è pulita e priva di qualsiasi smalto.