Lassità cutanee

Le lassità cutanee non sono altro che un cedimento dei tessuti cutanei legato ad una degradazione delle fibre collagene cutanee.

Questa degradazione è dovuta in parte a fattori intrinseci, geneticamente determinati, in parte è legata agli stili di vita (esposizione solare, fumo, alimentazione).

COME SI CURANO
Le lassità cutanee hanno rappresentato per molti anni l’inestetismo più difficile da trattare con tecniche che non fossero di tipo chirurgico. Pe questo la tecnologia ha sviluppato nuove metodiche capaci di conferire levigatezza e turgore della cute senza effetti collaterali, senza dolore e con un ritorno al sociale pressoché immediato. Fra queste tecnologie, la Radiofrequenza non ablativa (RFNA) è in assoluto la metodica che più risponde a queste necessità.

Le tecniche a Radiofrequenza consistono nell’emanazione, da parte di un manipolo, di un intensità di corrente che percorre i tessuti, sedi del trattamento, sino ad un polo ricevente. I due poli rappresentano sostanzialmente l’anodo e il catodo di un circuito elettrico. L’intensità di corrente che attraversa i tessuti lavora ad una frequenza ben determinata di circa 485KHz permettendo una profondità di azione piuttosto ampia e con una intensità di corrente modulabile in base alla resistenza (o più propriamente impedenza) che i tessuti oppongono al suo passaggio. Molto semplicemente, più un tessuto oppone resistenza al passaggio di correnti, maggiore sarà il calore generato da detto passaggio. La variabile in questo caso è proprio l’intensità di corrente che andrà modulata in base al tipo di tessuto che andremo a trattare. In base al tessuto inoltre sono disponibili diversi manipoli dedicati e differenziati dal numero di poli utilizzati. Distingueremo quindi la Radio Frequenza monopolare dalla Radio Frequenza bipolare alla Radio Frequenza tripolare e ancora alla Radio Frequenza multipolare in base al numero di poli presenti sul manipolo conduttore.

Indipendentemente dal numero dei poli, il concetto di base è quello di innalzare la temperatura dei tessuti per produrre una vasodilatazione con conseguente aumento dello scambio di ossigeno e sostanze nutritizie, miglioramento del metabolismo, smaltimento più efficace delle sostanze di scarto e un ri-arrangiamento delle strutture cellulari profonde, responsabili della produzione di elastina e fibre collagene. Tale ri-arrangiamento produrrà effetti immediati, come un miglioramento del tono cutaneo, ed effetti più tardivi (effetto tensore) che si manifestano in un tempo variabile dai 3 ai 6 mesi, quando la formazione di nuovo collagene sarà completata e persisterà a lungo nel tempo.

Ovviamente l’innalzamento della temperatura di cui parliamo è un innalzamento controllato e mai eccessivo, utile per ottenere il miglior risultato possibile in assoluta sicurezza.

Tutto ciò rappresenta quanto di meglio sia ottenibile per stimolare i processi di rivitalizzazione cellulare senza la necessità di iniettare nulla di quanto già il nostro organismo non sia in grado di produrre autonomamente.

SEDI DI INTERVENTO
Nel viso e nel collo possono essere trattati tutti i distretti come la fronte, la zona inter-ciliare, le palpebre (superiore ed inferiore), le tempie (comprese le pieghe oculari cosiddette “zampe di gallina”), i solchi naso-genieni, la zona peri-orale (cosiddetta “codice a barre”), le labbra (assistendo in questo caso anche ad un loro lieve risollevamento), le guance e il collo (con particolare riferimento alla zona del sottomento).

L’effetto tensorio è evidente sia alla vista che al tatto e viene percepito dalle pazienti come una sensazione di maggior compattezza della cute.

Costante è soprattutto il miglioramento della texture cutanea: la pelle appare più idratata, trofica e sana con una riduzione del numero e della profondità delle rughe. Il viso, nel suo insieme, acquista un aspetto più fresco e riposato con il pregio di apparire assolutamente naturale sotto ogni punto di vista. Quindi:

  • nessun gonfiore “effetto filler”
  • nessuna atonia mimica “effetto botulino”
  • nessun “effetto Joker” da lifting chirurgico.

Ottimi risultati si ottengono anche a livello del décolleté e, soprattutto, del collo, che rappresenta una zona difficilmente trattabile con altre metodiche. Unico prezzo per questo risultato è la pazienza: come sempre il concetto del “tutto e subito” non ripaga mai con dei risultati naturali e soprattutto duraturi.
Nel tronco la Radio Frequenza trova particolare indicazione nel seno (utile anche per tonificare l’areola mammaria e il capezzolo) e nell’addome (soprattutto in seguito a gravidanza e a forti dimagrimenti). L’effetto tensore in questo caso può consentire un aumento del tono, una retrazione dei tessuti cadenti e un cambiamento in positivo della forma dell’ombelico, anche se è giusto dire che eccessi cutanei particolarmente estesi difficilmente possono tornare alla situazione di partenza, valutando, nei casi più seri, l’eventuale asportazione chirurgica del tessuto in eccesso.
Negli arti le sedi tipiche di intervento con Radio Frequenza sono: la zona omerale delle braccia e il dorso delle mani mentre nelle gambe sono: l’interno cosce, i fianchi, i glutei e le ginocchia, sedi queste ultime dove i cedimenti cutanei e lo svuotamento dei tessuti, nel corso degli anni, si fanno notare anche nelle più incallite frequentatrici di palestre. In moltissimi casi le pazienti riferiscono un rimodellamento tale della silhouette da consentirgli una migliorata vestibilità dei capi di abbigliamento.

MODALITÀ DI TRATTAMENTO
La Radio Frequenza è una tecnica ben tollerata e il calore prodotto è molto piacevole, soprattutto con le apparecchiature di ultima generazione che non richiedono anestesie o sistemi di raffreddamento particolari. Da un punto di vista operativo le modalità di trattamento sono molto semplici: in seguito all’applicazione di una crema conduttiva viene fatto scorrere il manipolo sulla parte interessata per un tempo variabile dai 20 ai 60 minuti in base alla sede di intervento. Il ciclo terapeutico prevede un numero di sedute variabili da 4 a 8 o più, a seconda dell’inestetismo da trattare. In seguito è consigliato un mantenimento mensile o bimensile o a cicli annuali: come detto più volte il concetto di definitivo e permanente è irrealistico in quanto il processo di invecchiamento non può essere fermato anche se i risultati ottenuti si mantengono a lungo nel tempo consolidandosi nei mesi successivi al ciclo di trattamento.

Non è mai semplice stabilire a priori l’entità del risultato che verrà raggiunto in quanto sono molteplici i fattori che condizionano la risposta al trattamento. Tra i vari ricordiamo il fumo di sigaretta, l’abuso alcolico, l’eccessiva esposizione, soprattutto se non protetta, al sole e alle lampade solari, un alimentazione priva di frutta e verdura e una scarsa idratazione giornaliera (inferiore al 1,5 litri).

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