Cicatrici da acne

L’acne rappresenta una delle infiammazioni più universali al mondo con la quale tutti, prima o poi, abbiamo avuto a che fare nel corso della vita.

CICATRICI DA ACNE: COSA SONO

Le cicatrici da acne sono un inestetismo dovuto a una scorretta gestione delle lesioni durante fasi acute dell’acne. Indipendentemente dalla forma batterica coinvolta, l’eccesso di produzione sebacea rappresenta la condizione base per l’insorgenza di uno degli inestetismi in assoluto più odiati dai teenagers di tutto il mondo. Ma perché la ghiandola sebacea produce più sebo e che cosa la mette in funzione? Ecco che per spiegarlo entra in gioco il secondo protagonista della malattia: il testosterone e tutto il gruppo degli ormoni androgeni.
Tali ormoni, caratteristici degli uomini ma prodotti anche dalle donne, fanno la loro comparsa durante l’adolescenza, in coincidenza con lo sviluppo sessuale. Questi due fattori però non bastano da soli a spiegare l’insorgenza di questa patologia. Infatti, pur essendo l’acne frequentissima tra i 13 ed i 20 anni circa, non coinvolge l’intera popolazione compresa in questa fascia d’età. Si ritiene pertanto che i fattori genetici legati all’ereditarietà di ciascuno, possano dare un contributo importante in tal senso, probabilmente rendendo più o meno sensibili le ghiandole sebacee all’azione del testosterone.

CICATRICI DA ACNE: COME SI CURANO


Da un punto di vista preventivo la priorità è gestire l’ipersecrezione sebacea al fine di contenere le manifestazioni acneiche. Un rimedio relativamente semplice consiste nel sostenere un peeling chimico con vari tipi di acidi (salicilico, glicolico, tricloroacetico, cogico etc.). L’azione dell’acido, esfoliando lo strato corneo e normalizzando la produzione sebacea, stimola la formazione di nuovo collagene e di aumenta il tono e l’elasticità della pelle, rendendo meno visibili gli effetti dell’acne. Il peeling andrebbe ripetuto nel periodo invernale con un intervallo dalle 3 alle 4 settimane, per consentire un buon turn-over cellulare.

A volte l’idea di esporre al sole o all’azione di lampade UV l’acne o i suoi esiti, non ripaga mai con buoni risultati. Anche se l’azione germicida dei raggi UV e il camuffamento degli inestetismi cutanei ad opera della melanina, sembrano calmare un po’ la situazione, esporre anche il più piccolo processo infiammatorio all’azione del sole, aumenta il rischio di pigmentare in maniera anomala la pelle generando discromie che aggravano ulteriormente l’aspetto cutaneo.

In linea di massima non sarebbe corretto manipolare troppo la pelle acneica. Purtroppo la stragrande maggioranza degli esiti cicatriziali post acneici sono dovuti proprio a manipolazioni smodate che alla lunga lasciano dietro di sé un vero e proprio campo di battaglia. Per ridurre al minimo gli esiti cicatriziali vale la pena seguire queste semplici regole:

  • Lavarsi bene le mani! Vale a dire insaponare e strofinare bene tutti gli spazi interdigitali e ungueali, aiutandosi se possibile con uno spazzolino dedicato per almeno 40/60 secondi. Anche se può sembrare eccessivo, un lavaggio di un minuto con acqua e sapone consente una rimozione della componente batterica transitoria cutanea del 90%.
  • Disinfettare con cura la parte da “trattare” con un disinfettante a base di cloro tipo Amukina oppure a base di iodio, tipo iodopovidone, o di clorexidina e lasciare agire il disinfettante per almeno un minuto.
  • Non schiacciate troppo! Se esce qualche cosa bene altrimenti lasciate perdere! Non ne vale la pena, rischiate solo di deturparvi!
  • Al termine dell’operazione disinfettate ulteriormente, gettate i batuffoli di cotone nel cestino e rilavatevi le mani.

Concludendo, anche se le forme più gravi di acne possono essere curate con successo, a volte rimangono i segni del suo passaggio. Cicatrici, macchie e dilatazioni capillari rappresentano la forma più evidente di una manifestazione acneica curata e gestita male. Le luci laser consentono di ripristinare il colorito cutaneo naturale uniformando l’incarnato e consentendo agli strati più profondi nella nostra pelle di generare nuovo collagene e fibre elastiche, levigando e migliorando di conseguenza il turgore cutaneo.

CICATRICI DA ACNE E DIETA

Vissuti per anni con l’assioma che il cioccolato, il salame e le patatine fritte fossero una causa importante per l’insorgenza dell’acne, pare ora che tali alimenti siano stati ampiamente riabilitati, anche se una correlazione tra alimentazione e disturbi cutanei di questo tipo continua ad essere sostenuta. In particolare, le ricerche più accreditate in materia dimostrano che un’alimentazione ricca di cibi ad alto indice glicemico può favorire la comparsa dell’acne. Se consumati in eccesso, bibite zuccherate, yogurt e succhi di frutta addolciti con quantità industriali di saccarosio, pane bianco, prodotti di pasticceria e dolciumi vari, alzano i livelli di insulina, che a sua volta aumenta la sintesi di IGF-1 (fattore di crescita insulino-simile) ed androgeni, stimolando la produzione cutanea di sebo.

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