FAQ Ringiovanimento cutaneo

L’obiettivo del trattamento è quello di provocare un trauma termico controllato necessario per stimolare i processi di riparazione tessutale. Tali meccanismi consentono di attivare i fibroblasti inattivi (fibrociti) e permettono loro di produrre nuove fibre collagene ed elastiche, indispensabili per dare corpo e volume alla sostanza intercellulare e di conseguenza alla pelle. La stessa, in seguito al trattamento, rimane integra non subendo alcuna soluzione di continuità, manifestando solo un rossore che tende a regredire da qualche decina di minuti a qualche ora. Come tutti i trattamenti non ablativi, l’aumento di fibre collagene ed elastiche avviene in maniera graduale e gli effetti più significativi si notano dalle prime settimane in seguito al trattamento e perdurano a lungo anche a distanza di molti mesi.
La durata dipende dall’estensione dell’area da trattare. Da una decina di minuti per piccole aree sino a 30/40 minuti per le zone più estese.
Un numero utile di sedute per evidenziare risultati che durino nel tempo, varia dalle 3 alle 5 sedute annue. Ciò non toglie che per massimizzare i risultati e donare alla pelle un aspetto impeccabile a prova di inestetismo, non sia possibile proseguire con i trattamenti e considerarli un aiuto puntuale e regolare alla propria pelle.
Durante i mesi estivi i trattamenti di ringiovanimento cutaneo DermalAid non sono incompatibili con l’esposizione solare. E’ necessario però che, in questi periodi, la pelle sia protetta con creme ad elevato fattore di protezione (SPF 50+) e le esposizioni siano limitate ai momenti meno caldi della giornata. Le variabili riguardano prevalentemente il tipo di tecnica utilizzata e le abitudini del singolo paziente legate alla frequenza e alla durata dell’esposizione solare. Vanificare gli sforzi, anche economici, con un esposizione solare smodata e soprattutto priva di protezione sarebbe un vero peccato!
La sensazione generalmente avvertita viene descritta come quella di un pizzicotto. Il pregio del trattamento è che dura molto poco e volendo, alle persone particolarmente sensibili, può essere applicata una crema anestetica.
No! Il trattamento viene tecnicamente definito non ablativo, termine che indica la caratteristica di non asportare tessuto. Il rossore che appare in seguito al trattamento regredisce da una decina di minuti a qualche ora. La crosticina bruna, in corrispondenza dei lembi di tessuto pigmentati in maniera anomala, è l’unica alterazione voluta e necessaria al fine di ripristinare ed uniformare il colorito cutaneo.
Nonostante la senescenza sia inevitabile, non significa che i suoi effetti non possano essere rimossi ripristinando i normali processi di ricambio cellulare e permettendo il turgore cutaneo tipico delle pelli più giovani.
Il costo varia in base all’estensione della zona da trattare e al numero di sedute che possono rendersi necessarie. Il colloquio informativo consentirà di valutare queste variabili proponendo comunque costi “umani” e alla portata di tutti.
L’intervallo tra un trattamento e l’altro varia da 15 giorni a un mese.
Il giorno del trattamento è preferibile evitare l’utilizzo del trucco. Già dal giorno successivo è possibile applicare un fondotinta non oleoso.
Ovviamente si! L’accortezza in questo caso è quella di non usare saponi troppo aggressivi.
Può essere di aiuto applicare, la sera del trattamento e i giorni successivi, una crema lenitiva (ad esempio alla calendula) sino alla esfoliazione completa della eventuale crosticina.
Motivazioni normative e di buon senso vietano trattamenti di questo tipo durante la gravidanza e l’allattamento.
Non c’è nessuna controindicazione per l’attività sportiva, compresa la piscina.